Ponteggio Fontana

Piazza Grandi, Milano. Ex rifugio antiaereo

Pre Interventi

Piazza Grandi, Milano. Ex rifugio antiaereo

Pza-g-grandi-milano-3

Pre Intervento

Piazza Grandi, Milano. Ex rifugio antiaereo

Intradosso Soletta In C.a. Stanze Sotterranee Prima Dell’intervento

Piazza Grandi, Milano. Ex rifugio antiaereo

Camere Sotterranee Pre Intervento

Piazza Grandi, Milano. Ex rifugio antiaereo

Camere Sotterranee

Piazza Grandi, Milano. Ex rifugio antiaereo

Pza-g-grandi-milano-2

Fontana In Funzione

Piazza Grandi, Milano. Ex rifugio antiaereo

Piazza Grandi, Milano. Ex rifugio antiaereo

Monumento

Piazza Grandi, Milano. Ex Rifugio Antiaereo

Piazza Grandi, Milano. Ex rifugio antiaereo

Pza-g-grandi-milano-1

App. 35/2014 – Intervento di restauro conservativo del monumento dedicato a Giuseppe Grandi, recupero del ricovero antiaereo sottostante e rinnovamento impiantistico della fontana.

La fontana, oggetto del presente intervento, trova collocazione in Piazza Giuseppe Grandi; è situata nel comune di Milano, a ridosso di Corso XXII Marzo, infrastruttura che collega Piazza Cinque Giornate all’aeroporto di Linate.
Il manufatto, opera del milanese Werther Sever e del novarese Emil Noel Winderling, si presenta come una grossa vasca attorniata da varie gradonate composte da masselli di granito bianco “montorfano”, sulle quali spiccano da una parte la torre che forma la cascata della fontana e dall’altra un monumento dedicato a Giuseppe Grandi, una grande statua realizzata in materiale bronzeo. Ciò che non risalta, dell’intero complesso, è la presenza di un rifugio antiaereo al di sotto della fontana, realizzato per il ricovero in caso di emergenza di 400/450 persone. Tale ricovero è caratterizzato dalla presenza di n. 21 stanze, di differenti dimensioni ed altezze, e dell’accesso alla torre, sulla quale era un tempo possibile salire con l’utilizzo di profili murati alla struttura. L’accesso a tale rifugio avviene per mezzo di una botola posta sul lato della torre, che conduce ad una scala in muratura e materiale lapideo. Originariamente, l’accesso era garantito da tre identiche scalinate, poste una specularmente a quella ancora in esercizio e le altre due sul lato della statua; tuttavia, a seguito di successivi interventi, tali scalinate sono state chiuse, con l’apposizione di pavimentazione in cubetti.
L’intervento si proponeva come scopo il rinnovamento impiantistico della fontana, con la messa a ricircolo dell’acqua; nell’ambito dello stesso, è stato deciso di effettuare il restauro conservativo del manufatto, in modo da normalizzare e recuperare gli ambienti.
In primo luogo si è proceduto con la rimozione di n. 2 pedate dalla scala di servizio, al fine di realizzare un getto di costipamento del sottostante spazio; infatti, la scalinata al di sotto degli elementi lapidei e in muratura risultava essere vuota, con rischio di cedimento della stessa. Successivamente sono state ripristinate le pedate e si è potuto procede alla completa pulizia e sanificazione delle pareti, dei soffitti e delle pavimentazioni presenti nel rifugio.
A seguito della sanificazione, abbiamo provveduto all’apertura della pavimentazione in corrispondenza delle altre tre scalinate, alla rimozione dei vecchi elementi a chiusura e alla sostituzione con nuovi elementi, al fine di garantire la tenuta della pavimentazione.
All’interno del rifugio, nel frattempo, abbiamo provveduto al risanamento dei ferri di armatura scoperti, mediante accurata spazzolatura e applicazione di passivante; in alcuni punti, in accordo con la Direzione Lavori, si è inoltre proceduto al parziale ripristino degli intonaci. Tutte le opere sono state realizzate avendo cura di non intaccare le scritte, presenti sulle pareti e realizzate come prescrizioni per gli utenti del rifugio all’epoca della costruzione. Inoltre, in prossimità della torre, abbiamo provveduto alla fornitura e posa di pianerottoli e scale a pioli metallici, in modo da consentire il raggiungimento dell’intradosso del soffitto.
Dal punto di vista impiantistico, è stato abbandonato il vecchio allaccio all’impianto idrico in favore di uno nuovo; sono state posate le varie tubazioni per l’impianto di adduzione, dal contatore fino in cima alla torre, e una nuova tubazione per l’impianto di ricircolo, da un foro realizzato nella soletta di divisione tra la vasca e la sottostante camera fino al locale pompe. La storica tubazione di scarico è stata invece mantenuta, revisionata e riverniciata.
A completamento dell’intervento di recupero del rifugio, sono stati posizionati tutti i vari impianti elettrici, dal quadro elettrico all’illuminazione, e gli ultimi impianti idrici quali pompa di ricircolo e varie pompe di sentina, per scongiurare il rischio di eventuali allagamenti. Al fine di rendere più facilmente fruibili gli spazi, inoltre, sono stati creati dei passaggi con il posizionamento di pavimento flottante.
Esternamente, in corrispondenza delle parti di pavimentazione precedentemente demolite, è stato realizzato un ripristino mediante posizionamento di lastre in materiale lapideo a ricalcare la forma delle scalinate sotto presenti.
Per la sistemazione della fontana, sono state realizzate opere di microsabbiatura di tutte le superfici orizzontali e verticali, con l’ausilio di ponteggio montato attorno alla torre. Sulla stessa, al fine di meglio regolare il deflusso dell’acqua, è stato predisposto un particolare sistema di lamiere in modo da distanziare la cascata dal muschio presente. Il muschio stesso è stato rifinito e regolato e sono stati montati, in sommità, degli ugelli per garantire il continuo apporto di acqua. Tutte le superfici sabbiate sono state oggetto di trattamenti mediante applicazione di protettivi, resistenti alle condizioni atmosferiche e facilitanti la rimozione di eventuali imbrattamenti.
Infine, a riguardo della statua, è stato realizzato il restauro conservativo mediante stuccatura delle parti ove necessario e applicazione di protettivo per bronzi, previa predisposizione di opere provvisionali.